50 ANNI DI STORIA
Era il 1964 quando i nostri genitori decisero di aprire un negozio di abbigliamento nel cuore del centro storico di Sardara. Il locale, appena ristrutturato, era appartenuto ai nostri nonni, che fin dai primi del Novecento avevano avviato una fiorente attività commerciale, una sorta di emporio, dove si vendeva un po’ di tutto.
Quando eravamo bambine io e mia sorella Pina salivamo in soffitta a frugare nelle cassapanche della nonna, dove sfogliavamo, incantate, vecchi giornali con immagini degli abiti dell’epoca. Stavamo immerse per ore, tra bilance, vecchi oggetti e disegni, a giocare a fare le commercianti. Era come se intuissimo il nostro prossimo destino!
Erano quelli gli anni del Pop e del Rock & Roll. La loro musica fresca e vigorosa si sentiva ovunque. Il taglio dei capelli e lo stile dei cantanti influenzò anche i giovani del nostro paese. Mio padre riassortiva ogni settimana i cappellini stile Beatles: andavano proprio a ruba! Portò anche delle giacche di velluto e broccato con collo guru, per i giovani fans che in quel periodo avevano creato delle band musicali ispirate al gruppo inglese.
E poi, quanti ricordi dei mitici anni Settanta! La squadra del Cagliari aveva vinto lo scudetto. Si avvertiva ovunque l’eco del boom economico. Si parlava di emancipazione della donna e dei figli dei fiori. C’era un fermento, che si esprimeva in ogni aspetto della vita, in particolare nella moda. Ricordo le minigonne vertiginose e la scoperta degli shorts usati con i cappotti lunghissimi, e gli stivali con le borchie, rigorosamente con i tacchi altissimi.
Certo la moda cambiava molto in fretta. Sembrava quasi di vorticare in un tempo accelerato. Arrivarono presto le maxi gonne e tutto lo stile dei pantaloni a zampa di elefante, le bluse in mussola con le maniche ampie. Noi ragazze facevamo la sfida per sfoggiare per prime tutte le novità.
Negli anni Ottanta i marchi italiani cominciano a calcare le passerelle di tutto il mondo, il made in Italy affascina e seduce tutti. Erano quelli gli anni del lusso, dei viaggi. Anche noi cominciammo a viaggiare per lavoro, per confrontarci con le realtà e le tendenze al di fuori della nostra isola. Frequentammo sfilate e fiere del settore nel continente, portando, al rientro, un immaginario nuovo e un entusiasmo rinnovato. Per i giovani, la moda era oramai un modo di essere, si faceva a gara a chi indossava i capi più innovativi. Spesso organizzavamo delle sfilate, dove si coinvolgevano gli stessi clienti, ed era sempre una grande festa.
I primi anni Novanta erano ancora euforici. Si andava sempre alla ricerca del prodotto migliore, nell’ abbigliamento, addirittura dell’esclusiva. Ricordo che un anno, non soddisfatte dei modellini degli abiti per le comunioni, avendo in negozio anche sete, broccati e lini (a quel tempo si vendevano anche i tessuti) Pina ed io disegnammo una nostra collezione, per poi farla realizzare da una nota sartoria della zona.
Abbiamo sempre coltivato la cultura del bello. Anche per questo, e grazie al talento e all’estro di nostro fratello Roberto, abbiamo in quegli anni ridisegnato tutti gli arredi del negozio.
L’entusiasmo e il desiderio di rinnovamento non ci hanno mai abbandonato, anche quando, con il nuovo millennio, iniziamo a percepire la crisi economica, e molti giovani cominciano a viaggiare e a lasciare il paese. La sfida, nel campo della moda, si sta facendo addirittura internazionale, occorre confrontarsi sempre più, con Parigi, Londra, Milano: bisogna stare insomma sempre al passo con i tempi, riuscire a stupire un pubblico sempre più esigente, con la merce sempre più esposta.
E così, nel 2006, facciamo il grande passo, inauguriamo un nuovo, e più grande punto vendita, nella ex statale 131. All’interno di questo grande negozio, nel 2010 apriamo anche un Atelier tutto dedicato alla sposa, per completare così la nostra specialità nel settore della cerimonia.
Questa, in sintesi, è la nostra storia.
La storia di una famiglia che, nel suo piccolo, ha cercato di diffondere la cultura del bello.
Cinquant’anni meravigliosi, in cui ci avete accompagnato soprattutto voi clienti. Una bella avventura che avete sostenuto con il vostro affetto e la vostra fiducia. Un’eredità dei nostri genitori, che ci hanno trasmesso il buon gusto e l’importanza non solo della bellezza e della moda ma anche della qualità del servizio. E dai quali abbiamo appreso e mantenuto, soprattutto, la capacità di saper ascoltare, sempre, anche ora, nell’era di Internet, in cui tutto sembra diventare immateriale e virtuale.
Grazie di cuore soprattutto a voi, quindi, cari clienti, che siete stati la nostra forza per mezzo secolo, e grazie anche ai nostri collaboratori.
Contiamo naturalmente di ricambiare la stima, ancora per molto tempo.
ANNA, PINA E FRATELLI MUSA